L’uccello che girava le viti del mondo, Haruki Murakami
L’uccello che girava le viti del mondo, ねじまき鳥クロニクル Nejimaki-dori kuronikuru, è un romanzo del 1994-1995 di Haruki Murakami.
Okada Toru ha appena lasciato il suo lavoro e si dedica ai lavori di casa. Sta preparando il pranzo quando riceve una strana telefonata da una donna misteriosa e sensuale che non conosce ma che sembra conoscerlo molto bene. La sua giornata insolita, però, non finisce qua. Ha perso il gatto e deve attivarsi per cercarlo. Due episodi apparentemente insignificanti che riescono tuttavia a rovesciare la sua vita tranquilla. Toru si accorgerà presto che oltre al gatto dovrà cercare anche la moglie Kumiko che se ne è andata. La ricerca diviene il punto cardine della sua esistenza.
Una serie di eventi che portano Toru ad interrogarsi sulla propria esistenza servendosi di un pozzo, reale o metaforico non ci è dato di sapere, simbolo della solitudine e del contatto col nostro incoscio.
Tutto quello che succede non è casuale, ogni incontro, ogni esistenza con cui entra in contatto lo porta a completare un tassello di quel puzzle che è la sua vita. La salvezza, scoprirà, sta nel trovare un senso perché tutto funzioni.
Sogni, ricordi e realtà si confondono e lo porteranno a confrontarsi personaggi apparentemente strani: una prostituta psicotica, una sedicenne morbosa, un politico diabolico, un vecchio e misterioso veterano di guerra. Un romanzo di ricerca che ha l’incommensurabile pregio di illuminare quelle zone d’ombra in cui ognuno di noi cerca disperatamente, talvolta inconsciamente, di nasconde segreti e fragilità.
I personaggi de L’uccello che girava le viti del mondo:
I personaggi, uno più strano dell’altro, sembrano essere protagonisti di un sogno.
- Toru Okada: Vive a Tokyo, è sposato con Kumiko che ama profondamente.
- Kumiko Okada: È la moglie di Toru anche se, ad un certo punto, sparisce.
- Noboru Wataya: Noboru è il fratello di Kumiko. Ma Noboru Wataya è anche il nome del gatto di Toru e Kumiko. Anche lui sparisce.
- May Kasahara: May è un’adolescente irrequieta che deliberatamente non frequenta la scuola.
- Tenente Mamiya: Ufficiale dell’esercito giapponese, incontra Toru in occasione della consegna di un ricordo del signor Honda
- Malta Kano: È una medium, che ha cambiato il suo nome in “Malta” dopo aver trascorso un periodo di rinunce nell’omonima isola.
- Creta Kano: È la sorella minore di Malta e sua aiutante. Spiega di essere stata prima una “prostituta fisica”, poi una “prostituta della mente.”
- Nutmeg Akasaka: Nutmeg è una donna matura molto elegante che incontra Toru mentre se ne sta seduto su una panchina ad osservare i passanti.
- Cinnamon Akasaka: È il figlio di Nutmeg. Non parla dall’età di 6 anni.
L’uccello che girava le viti del mondo: citazioni
Mi domando se sia realmente possibile capire perfettamente un’altra persona. Anche quando ci sforziamo di conoscere qualcuno mettendoci tutto il tempo e la buona volontà possibili, in che misura possiamo cogliere la sua vera natura?
Haruki Murakami
E’ da molto tempo che non ho notizie di Malta, anche lei sembra essersi dileguata dalla mia vita. Mi sembra che le persone ad una ad una vadano silenziosamente cadendo giù dal bordo del mondo sul quale mi trovo io. Tutti procedono in direzione di quel bordo che da qualche parte deve pure esserci, e di colpo spariscono. Quanto a me, passo giornate tutte uguali, tanto che non riesco più a distinguere l’una dall’altra.
Haruki Murakami
Così io penso, per averlo imparato a mie spese, che la vita è una cosa molto più limitata di quanto credano coloro che si trovano presi dal turbine dell’esistenza. La luce viene ad illuminare le azioni della vita per un periodo di tempo limitato e brevissimo. Per qualche decina di secondi soltanto, forse. Passati i quali se ne va, e se uno non è riuscito ad afferrare la rivelazione che gli veniva offerta in quel momento, non avrà una seconda opportunità. E dovrà vivere il resto dei suoi anni in profonda solitudine, in un rimpianto senza speranza. In quel mondo senza luce non potrà più sperare di ricevere nulla. Tutto ciò che gli resterà in mano sarà solo la carcassa effimera di ciò che avrebbe dovuto esserci.”
Haruki Murakami
Per questo romanzo, Murakami ha vinto il prestigioso Premio Yomiuri-bungaku
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