La fattoria degli animali, di George Orwell
La fattoria degli animali è un romanzo di George Orwell del 1945. Si tratta di un romanzo distopico, che rappresenta una feroce satira sul totalitarismo di Stalin e, più in generale su tutti i totalitarismi e assolutismi.
Per chi non lo sapesse per distopia, o anti utopia, si intende una società indesiderabile sotto tutti i punti di vista. Spesso rappresentata some una società fittizia che assume il ruolo di monito mostrando gli estremi apocalittici cui si potrebbe arrivare senza mettere in atto cambiamenti positivi.
Orwell, da sempre marxista, cambiò rotta divenendo un anti sovietico dopo aver scoperto gli orrori del regime staliniano.
La fattoria degli animali si riferisce agli avvenimenti della guerra civile di Spagna (1936-1939), cui Orwell partecipa tra le file dei trotzkist, e a quelli della Seconda guerra Mondiale, descrivendo, attraverso la storia della ribellione di un gruppo di animali agli uomini, gli esiti della dittatura staliniana in URSS.
La fattoria degli animali
La favola, che come nelle antiche favole di Esopo e Fedro ha come protagonisti degli animali, può essere letta come un’allegoria di tutte le rivoluzioni che, trasformandosi in regime, vengono in qualche modo tradite.
Tutti gli animali sono eguali
Il romanzo è ambientato in una fattoria dove gli animali, stanchi dello sfruttamento dell’uomo, si ribellano. Dopo aver cacciato il padrone tanto alcolizzato quanto inutile, decidono di dividere il risultato del loro lavoro seguendo il principio “da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni”. Il loro sogno fallisce perché i maiali, gli ideatori della rivoluzione, finiscono per diventare proprio come quegli uomini che avevano tanto cercato di contrastare.
La fattoria degli animali, i personaggi
- Mr Jones (umano): rappresenta lo Zar Nicola II e l’ordine precedente a cui gli animali vogliono ribellarsi. Nel romanzo è il proprietario della fattoria che tratta male gli animali ed è descritto come un vecchio ubriacone.
- Vecchio Maggiore: è il maiale più anziano della fattoria che instilla nei suoi amici il desiderio di rivoluzione tramite un sogno. Questo animale rappresenta Lenin che, morendo, non vedrà la fine della sua rivoluzione che aveva iniziato.
- Palla di Neve: maiale che guida la rivolta insieme a Napoleone e Clarinetto. Essendo però di cuore puro e un rivoluzionario sincero viene poi cacciato dalla fattoria. Rappresenta Trockij che venne mandato via da Stalin.
- Napoleone: altro maiale che guida la rivolta della fattoria, ma ha un carattere molto dispotico e soprattutto usa la violenza. Rappresenta Stalin.
- Clarinetto: terzo ed ultimo maiale alla guida della rivolta, è un propagandista di Napoleone.
- Gondrano: è il cavallo da lavoro che si ripete sempre che darà di più e lavorerà ancora di più. Rappresenta Aleksej Stachanov, il modello di lavoratore russo sponsorizzato dal regime stalinista che non si ferma mai e da cui deriva il termine “stacanovista”.
- Beniamino: asino cinico, molto scettico sul concetto di animalismo.
- Berta: è una cavalla semplice che rappresenta la gente comune.
- Mollie: cavalla vanitosa a cui non interessa nulla della rivoluzione e lascia la fattoria. Il suo personaggio rappresenta l’aristocrazia russa.
- Mosè: un corvo che racconta della vita dopo la morte e rappresenta la Chiesa Ortodossa Russa.
La fattoria degli animali ed il suo messaggio
Nel romanzo vengono analizzate le dinamiche di un regime popolare sottoposto ad una rivoluzione. I riferimenti al comunismo sovietico sono molti ma l’autore abbraccia un senso molto più amplio in grado di includere ogni totalitarismo.
Avvenimenti riscritti per andare incontro alle esigenze del ‘sovrano’ di turno, propaganda atta a manipolare, ogni individualismo soffocato e represso… Tutto porta a svilire ed annientare il libero pensiero per permettere di controllare le masse. Ma qual è l’elemento che permette tutto ciò? Si tratta di un elemento assente. La cui mancanza, però, pesa parecchio. Sto parlando dell’istruzione: l’unica possibilità per poter avere una propria idee ed aprire lo sguardo e la mente ad una visione personale e critica della realtà. Questo tema non è mai stato così attuale quanto in epoca di fake news ed sovra informazione carente, però, a livello di qualità.