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Km 123

Km 123, trama e recensione del libro di Andrea Camilleri

Km 123, è un libro giallo scritto nel 2019 dal famosissimo, e apprezatissimo, Andrea Camilleri.

Km123

Andrea Camilleri, maestro indiscusso del giallo d’autore italiano, ci regala un pasticciaccio pieno di humour e altrettanto mistero, in cui tutti i personaggi – e noi che leggiamo con loro – indizio dopo indizio si convincono di aver indovinato la verità.

«Ora ti faccio una domanda alla quale devi rispondere con un monosillabo. Chi è il capo qua dentro? Io o tu?»
«Lei.»
«Allora le mie ipotesi valgono più delle tue. E non c’è altro da dire. Chiaro, Bongioà?»

Tutto inizia con un cellulare spento. A telefonare è Ester, a non rispondere è Giulio, finito in ospedale a causa di un brutto tamponamento sulla via Aurelia. A riaccendere il telefonino, invece, è Giuditta, la moglie di Giulio, che ovviamente di Ester non sa nulla. Potrebbe essere l’inizio di una commedia rosa, ma il colore di questa storia è decisamente un altro: un testimone, infatti, sostiene che quello di Giulio non sia stato un incidente, ma un tentato omicidio, e la pratica passa dagli uffici dell’assicurazione a quelli del commissariato…

Un giallo molto ben architettato anche se lascia un po’ l’amaro in bocca. Forse perchè si tratta di un breve romanzo (solo 138 pagine) o forse perchè, come l’autore stesso ha dichiarato, contano più personaggi e psicologia che non il mistero da risolvere.

Tutto ruota attorno all’infedeltà coniugale e a quel circolo vizioso che porta al km 123. Una storia da leggere, forse pure troppo, che ha però la capacità di catturare l’attenzione e invogliare alla lettura.

Chi sarà il vero artefice del piano che ha portato alla rovina di Davoli e ha invece concesso la libertà ad altri?
Grazie alla bravura di Camilleri, il lettore è portato a fare tante ipotesi, poiché ogni personaggio è convinto di avere la verità in tasca e di poter avere la meglio sugli altri.
Un giallo avvincente, che si lascia legge con piacere, anche se non è sicuramente il miglior libro di Camilleri.

L’autore: Andrea Camilleri

Andrea Camilleri nasce il 6 settembre del 1925 a Porto Empedocle (AG). Vive a Roma dalla fine degli anni quaranta e dal 1968 trascorre alcuni mesi l’anno a Bagnolo, frazione di Santa Fiora, in Toscana Dal 26 settembre 2014 è cittadino onorario del borgo toscano, da lui descritto come suo “luogo del cuore”.

Dopo una breve esperienza in collegio vescovile (fu espulso perché lanciò delle uova contro un crocifisso), studia al Liceo Classico “Empedocle” di Agrigento dove nel 1943 otterrà la maturità senza fare esami, poiché, a causa dei bombardamenti e in previsione dell’imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate, le autorità scolastiche decisero di chiudere le scuole e di considerare valido il secondo scrutinio trimestrale.

A giugno dello stesso anno comincia, come ricorda lo scrittore, «una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere, di sangue, di paure.» Tra il 1946 e il 1947 vive a Enna, in due misere stanzette prive di riscaldamento, e casualmente, dapprima attirato dal tepore, comincia a frequentare con assiduità la Biblioteca Comunale.

Diventa amico di Franco Cannarozzo, che poi divenne un famoso scrittore di romanzi di fantascienza con lo pseudonimo di Franco Enna. Camilleri ricorda che il periodo ennese lo indusse a partecipare a certamen letterari, e fu proprio nel 1947, durante il suo periodo ennese, che vinse il Premio Firenze con alcune sue poesie.

Sin dal 1949 Camilleri lavora alla Rai come delegato alla produzione, regista e sceneggiatore. Col passare degli anni ha affiancato a questa attività quella di scrittore; è autore di importanti saggi “romanzati” di ambientazione siciliana nati dai suoi studi sulla storia dell’Isola.
La scrittura prende finalmente il sopravvento al momento dell’abbandono del lavoro come regista/sceneggiatore per sopraggiunti limiti di età.

Su Km 123

Camilleri firm un romanzo che conquista, divertendosi a mescolare estratti di articoli di giornale, ricostruzioni fantasiose, alibi falsi, ispettori ficcanaso, avvocati con scrupoli di coscienza e, ovviamente, sua maestà gelosia.

Francesco Musolino, “Gazzetta del sud”

 

Un poliziesco in piena regola quello di Camilleri.

Salvatore Lo Iacono “Giornale di Sicilia”

 

Un’autentica chicca

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