Il paese delle prugne verdi
Il paese delle prugne verdi è un libro di Herta Muller pubblicato per la prima volta in Italia nel 2008 dalla casa editrice Keller. Tradotto in quindici lingue, è il romanzo di maggior successo della scrittrice ed ha vinto numerosi premi letterari in tutta Europa fra cui l’Impac Dublin Literary Award e il Premio Kleist.
In una Romania opprimente e grigia, siamo negli ultimi anni del regime di Ceausescu, la vita di quattro ragazzi viene indissolubilmente unita dal suicidio di una ragazza di nome Lola.
Lola, dopo aver subito una violenza sessuale da parte del professore di Ginnastica, cade in una profonda depressione e decide di porre fine alle proprie sofferenze, togliendosi la vita. Viene trovata impiccata in un armadio del dormitorio con una cintura appartenente a una sua compagna di stanza. Il suicidio ricade su di lei come un’onta, e Lola viene espulsa dal Partito, coperta di vergogna e dimenticata più in fretta possibile.
Come spesso accade quando si tocca il fondo, ci si ritrova ad avere una insospettabile forza in grado di farci risalire. I quattro amici, consapevoli di vivere in un paese sottomesso alla dittatura e dal terrore, provano un fortissimo attaccamento per la libertà che si rafforza anche grazie a letture e pensieri proibiti. I quattro devono però fare i conti con l’ingerenza del regime di Ceausescu.
Interrogatori della polizia segreta, pedinamenti, intimidazioni, licenziamenti, minacce… Tutto sembra voler gravare sul loro tentativo di sfuggire alle oppressioni, sul loro disperato tentativo di aggrapparsi alla vita ed alla libertà.
Herta Müller ha un che di magico e, come il senso di libertà nasce più forte proprio la dove c’è una dittatura, la sua poesia è ancor più delicata e toccante la dove il degrado materiale e spirituale di un’intera nazione sono palesi. La scrittura non è per nulla facile: a tratti è aspra come un frutto acerbo, cruda, reale e senza fronzoli. Ma sempre e comunque in grado di esaltare il lato emotivo ed in grado di arrivare dritta al cuore del lettore.
Uno dei pochi libri che sono stata tentata di abbandonare. L’unico che sono felice di aver a fatica portato a termine.
Il libro si è aggiudicato l’IMPAC International Dublin Literary Award ed è tradotto in numerose lingue.
Herta Muller
Herta Müller è nata nel 1953 in un villaggio di lingua tedesca nel Banato rumeno. Dopo aver rifiutato di cooperare con la Securitate, la polizia segreta del regime di Ceauşescu, perse il lavoro e le fu impedito di pubblicare. Nel 1987 riuscì a emigrare in Germania. Con Il paese delle prugne verdi si è aggiudicata, nel 1998, l’Impac Dublin Literary Award al quale si sono aggiunti, successivamente, numerosi altri riconoscimenti tra cui il Premio Kleist, il più prestigioso premio letterario tedesco, il Premio Joseph Breitach, il Premio Franz Kafka, il Premio Konrad Adenauer e il Premio letterario europeo “Aristeion”.
Il paese delle prugne verdi, alcune citazioni
LA MADRE era in città dalla mattina presto. C’incontrammo alla fontana. Aveva due cesti vuoti appesi alle braccia e una borsa piena ai piedi. Mi baciò alla fontana, senza posare i cesti. Ho comprato tutto, disse, ciò che mi serve ora, sono dei vasi da conserva. Afferrai la borsa pesante. Andammo nei negozi. Non una parola. Se avessi trasportato uno dei due cesti identici, gli estranei c’avrebbero scambiato per madre e figlia. Ma in questo modo i passanti continuavano a passarci in mezzo, perché c’era abbastanza spazio.
Credi di diventare invisibile non fidandoti di nessuno, dissi.
Essere intelligente o stupido non ha nulla a che fare col sapere o l’ignoranza, disse. Alcuni sanno molto, ma non sono per niente intelligenti, altri sanno poco e non sono per niente stupidi. Sapere o essere stupidi ha a che fare con Dio. Il signor Feyerabend è sicuramente molto intelligente, ma puzza di sudore. Questo non ha proprio a che fare con Dio.
Sempre e solo legare, perchè slegare impiega tanto tempo per diventare una parola.