Harry Potter e la camera dei segreti
Harry Potter e la camera dei segreti è il secondo libro della saga che ha come protagonista Harry Potter e i suoi due amici Ron ed Hermione. Scritto da J.K. Rowling nel 2014, segue degnamente le orme del successo di Harry Potter e la pietra filosofale vincendo ben 13 premi letterari nei primi due anni dalla pubblicazione.
Harry Potter e la camera dei segreti, la trama
Dopo il primo anno ad Hogwarts, Harry Potter è costretto a passare le vacanze estive nuovamente a casa degli zii. Mentre la famiglia Dursley intrattiene un potenziale cliente della ditta di zio Vernon, Harry viene rinchiuso nella sua stanza. Gli fa visita uno strano elfo domestico di nome Dobby che compare che compare per magia e, con fare molto concitato, lo avverte di non tornare a scuola perchè si troverebbe in pericolo. L’elfo confessa di aver nascosto le lettere degli amici di Harry, per fargli credere che si fossero dimenticati di lui ma, dopo questa rivelazione, Harry è più che mai deciso a tornare a scuola. Peccato che questo abbia spinto Dobby ad eseguire una magia lanciando una torta sul viso del cliente degli zii, per poi scomparire.
Ovviamente di tutto l’accaduto viene incolpato Harry che, per punizione viene rinchiuso in camera con porta sprangata e finestre serrate con pesanti grate di ferro. In suo soccorso arrivano Ron e i suoi fratelli alla guida di una vecchia Ford Anglia volante e lo portano a casa Winsley.
Come ogni 1 settembre Harry ed i Wheasley si recano al binario 9 e 3/4 per prendere il treno per Hogwarts. Lui e Ron non riescono però ad attraversare la barriera e decidono di arrivare a scuola a bordo della vecchia Ford incantata. Finiscono però per atterrare sul platano picchiatore e rischiano l’espulsione.
Nella notte di Halloween, compare sui muri del castello un messaggio scritto con il sangue:
“la camera dei segreti è stata riaperta”.
La leggenda narra che questa sala, costruita da Salazar Serpeverde, uno dei fondatori della scuola di magia, contenga un terribile mostro incaricato di uccidere i mezzosangue, cioè i figli di maghi e babbani, non di stirpe “pura”. Solo uno dei discendenti del mago può aprire nuovamente la stanza. Harry, Ron, Hermione iniziano così ad indagare per scoprire chi è il colpevole, ricorrendo a pozioni polisucco, fughe notturne, inseguimenti e ragni assassini i tre si avvicinano sempre più alla risoluzione del mistero.
Gli eventi precipitano: Hagrid viene incolpato e imprigionato ad Azkaban, Hermione cade vittima del mostro, Ginny scompare, Harry capisce che la prima ragazza uccisa dal mostro della camera fu Mirtilla Malcontenta. Lui e Ron costringono l’inetto professor Allock ad entrare con loro nella camera dei segreti. Il docente, messo alle strette, ruba la bacchetta di Ron per cercare di cancellare la memoria dei ragazzi. La bacchetta è difettosa e l’incantesimo gli si ritorce contro.
Harry è costretto a proseguire da solo per affrontare il tento temuto Basilisco. Incontra il primo possessore del diario segreto: Tom Riddle, ovvero il giovane Voldemort! Grazie all’aiuto del Cappello parlante e della Fenice di Silente riesce a sconfiggere il Basilisco e riportare in superficie Ginny.
Harry intuisce che è stato Lucius Malfoy a far trovare il diario a Ginny, lasciandolo scivolare nel suo calderone a Diagon Alley. Scopre anche che Dobby è l’elfo domestico di casa Malfoy e, grazie ad uno stratagemma, riesce a liberarlo.
Il libro si conclude con la festa di fine anno, alla quale partecipano anche Hagrid, appena scagionato, e tutti coloro che erano stati pietrificati, guariti grazie alla Pozione depietrificante della Professoressa Sprite.
Harry Potter e la camera dei segreti, frasi e citazioni dal libro
«Aspetta un po’…» mormorò Harry a Ron. «c’è una sedia vuota, al tavolo degli insegnanti… Dov’è Piton?»
«Forse è malato» disse Ron tutto speranzoso.
«Forse se n’è andato» disse Harry, «perché ancora una volta non è stato nominato insegnante di Difesa contro le Arti Oscure»
«O magari è stato licenziato» suggerì Ron con entusiasmo. «Voglio dire, tutti lo detestano…»
«O forse» disse una voce glaciale alle loro spalle «sta aspettando di sapere perché voi due non siete arrivati con il treno della scuola». (Harry, Ron e Severus Piton: p. 72)
Fu come se avessero detto a Piton che il Natale era stato soppresso.
“E perché” chiese Ron strappandole di mano l’orario, “hai incorniciato tutte le lezioni di Allock con dei cuoricini?”.
Hermione si affrettò a riprendersi l’orario arrossendo violentemente. (p. 89)
«Udire voci che nessun altro sente non è un buon segno, neanche tra i maghi». (Ron Weasley: p. 133)
«E così è stato Dobby a impedirci di salire sul treno e a romperti il braccio…» Scosse il capo. «Sai una cosa, Harry? Se non la smette di cercare di salvarti la pelle finisce che ti ammazza». (Ron Weasley: p. 167)
«Ginny!» esclamò il signor Weasley esterrefatto. «Ma allora io non ti ho insegnato proprio niente? Che cosa ti ho sempre detto? Non ti fidare mai di niente che pensi da solo se non riesci a capire dove ha il cervello. Perché non hai mostrato il diario a me o a tua madre? Un oggetto tanto sospetto, era chiaro che fosse strapieno di magia nera!» (Arthur Weasley: p. 296)
Sono le scelte che facciamo, Harry, che dimostrano quel che siamo veramente, molto più delle nostre capacità. (Albus Silente: p. 299)