Espiazione, il capolavoro di Iwan McEwan
Espiazione è un romanzo di Iwan McEwan sul senso di colpa. Il peccato è davvero definitivo o è possibile in qualche modo rimediare? E, soprattutto, è più facile perdonare gli errori che ricadono su se stessi o quelli che, inesorabilmente, ricadono su chi si ama?
Briony Tallis è una ragazzina di 13 anni dotata di un’immaginazione sfrenata e di una grande passione per la scrittura. Un pomeriggio assiste ad incontro tra due innamorati: Robbie, figlio della domestica di famiglia, e la sorella Cecilia. Ai suoi occhi quello sembra un atto sporco e peccaminoso. Durante una cena in famiglia la cugina Lola subisce una violenza sessuale e Briony, convinta di aver visto Robbbie, lo accusa davanti a tutti quanti. Robbie viene così condannato e messo in carcere.
Una sola sera, un solo errore, stravolgerà completamente la vita di molte persone.
Cecilia, convinta dell’innocenza di Robbie, si allontana dalla famiglia e dagli agi del suo ambiente, lascia Cambridge e frequenta una scuola per infermiere.
Robbie, dopo ben 4 anni di carcere, allo scoppio della guerra, decide di arruolarsi nell’esercito per accorciare il periodo di detenzione.
Briony, ormai maggiorenne, cerca in tutti i modi di riparare alla sua colpa lavorando al servizio dei malati di un ospedale londinese. Inoltre, cercando di porre rimedio, Briony va a scusarsi con Cecilia dicendole che ritratterà la sua testimonianza.
Intanto Robbie e Cecilia, nonostante la guerra, continuano a scriversi ed ogni lettera di Cecilia inviata a Robbie in Francia si conclude sempre con la stessa frase “Io non me ne vado. Ti aspetterò. Torna da me.”
Nell’ultima parte del romanzo, Briony, ormai settantasettenne e gravemente malata, attende con ansia che venga pubblicato il suo romanzo più difficile: quello in cui ha messo tutta se stessa e tutta la sua disperata voglia di espiare il proprio peccato. Ma può davvero la scrittura porre rimedio alla vita reale? Può una colpa essere cancellata?
Non c’è espiazione per Dio, né per il romanziere, nemmeno se fossero atei. È sempre stato un compito impossibile, ed è proprio questo il punto. Si risolve tutto nel tentativo.
Espiazione: alcune citazioni
“Ma che cosa significava essere colpevoli di questi tempi? Il concetto si era svalutato. Erano tutti colpevoli e non lo era nessuno. Chi poteva sperare di essere redento da una testimonianza modificata quantomeno non sarebbe bastata la gente, né la carta o le penne, né la pazienza o la pace per raccogliere tutte le testimonianze? Abbiamo passato il giorno intero ad assistere a crimini altrui. Non hai ammazzato nessuno oggi? Ma quanti uomini hai lasciato morire?”
“La bellezza, aveva scoperto, possedeva scarse variazioni di tono. La bruttezza, al contrario, ne aveva infinite.”
“Per tutto il tempo Emily e Cecilie Tallis, mantennero un tono di voce meccanico e cantilenante che di sicuro derubava i destinatari di quelle parole del conforto che ne avrebbero dovuto trarre.”
“Di quando in quando, in modo assolutamente involontario, arriva qualcuno e ti insegna qualcosa sul tuo conto.”
“E finalmente lui pronunciò le due semplicissime parole che nemmeno una montagna di arte e ideali scadenti potrà mai screditare del tutto.”