Charles Baudelaire, le frasi più belle
Charles Baudelaire è uno scrittore, ma non solo, tanto amato quanto discusso. Già alla sua epoca, prima ancora di essere conosciuto come scrittore, divenne famoso per il suo essere un dandy dedito a spese folli. Arrivò addirittura a dilapidare il patrimonio del padre. Proprio in seguito a questo fu fatto interdire su richiesta della madre.
Charles Baudelaire, la vita
Charles Baudelaire è stato poeta, scrittore, critico letterario, critico d’arte, giornalista, aforista, saggista e traduttore. Nel 1845 pubblicò il suo primo lavoro e guadagnò notorietà con il suo volume di poesie del 1857, “Les Fleurs du mal” (I fiori del male).
I temi trattati ruotano attorno al sesso, la morte, il lesbismo, la metamorfosi, la depressione, la corruzione urbana, la perduta innocenza e l’alcool gli permisero di raccogliere seguaci fedeli e molte polemiche.
Venne infatti processato e accusato di “offendere la morale pubblica e il buon costume”. Fu dunque costretto ad eliminare le sue poesie più oscene. Dal 1959 in poi lo stato di salute di Charles si aggravò a causa dello stress, della sua dipendenza dal laudano, delle ristrettezze economiche e della sifilide.
Charles Baudelaire, le frasi più belle
- Non disprezzate la sensibilità di nessuno. La sensibilità è il genio di ciascuno di noi.
- E’ ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.
- Dio è l’unico essere che, per regnare, non ha nemmeno bisogno di esistere.
- Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole.
- Quel che c’è di fastidioso nell’amore è che è un delitto in cui non si può fare a meno di un complice.
- Credo di avere già scritto nelle mie note che l’amore somiglia molto a una tortura o a un’operazione chirurgica. Ma questa idea può essere sviluppata nella maniera più amara. Anche nel caso che due amanti siano molto presi l’uno dell’altro, e abbiano forti desideri reciproci, uno dei due sarà sempre più calmo o meno infatuato dell’altro. Costui o costei, è il chirurgo, o il carnefice; l’altro è il suddito, la vittima.
- La stupidità è spesso ornamento della bellezza; è la stupidità quella che dà agli occhi la limpidezza opaca degli stagni nerastri, la calma oleosa dei mari tropicali.
- Il vino assomiglia all’uomo: non si saprà mai fino a qual punto lo si possa stimare o disprezzare, amare o odiare, né di quali azioni sublimi o di quali mostruosi misfatti sia capace.
- Quei giuramenti, quei profumi, quei baci infiniti, rinasceranno.