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Anna Karenina

Anna Karenina, di Lev Tolstoj

Anna Karenina di Lev Tolstoj è uno dei romanzi che va letto almeno una volta nella vita.

Ad ogni primavera leggo un classico della letteratura russa: pian piano è diventata per me un’abitudine che ha la stessa lentezza e pacata poesia dei rituali giapponesi.

Anna Karenina, tra i tanti libri che ho divorato, è forse uno dei più sottili e stratificati. Puoi leggere della storia d’amore tra Anna e Vrònskij, contrapposta a quella di  Kitty e Levin. Oppure puoi leggere la cinica e poco indulgente descrizione della società russa. Ma puoi anche concentrarti sulla profonda e intimista complessità dei personaggi. Oppure, facendo un ulteriore passo e lasciandoti andare completamente, puoi arrivare a provare la forza degradante del peccato.

E’ un romanzo corale e totalitario che racchiude tutto: ipocrisia, gelosia, fede, fedeltà, famiglia e matrimonio. Società, progresso, desiderio carnale e passione. Tutto ambientato in un contesto di dicotomia lo stile di vita agricolo e quello dell’alta società russa.

“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo.”

Forse è uno degli incipit più conosciuti. Una promessa non da poco, quella di sviscerare il legame tra famiglia e felicità! Tra accettazione e desiderio. Tra singolo e società.

Anna Karenina, la trama

Anna Karenina si reca a Mosca per cercare di risolvere la profonda crisi coniugale che il fratello Stiva sta vivendo dopo aver tradito la moglie Dolly.

Nel frattempo giunge a Mosca anche Lèvin, un amico d’infanzia di Stiva, con l’intento di chiedere la mano della sorella minore di Dolly, Kitty. Kitty rifiuta, sperando di ricevere la stessa proposta da Vrònskij.

Ma Vrònskij si innamora perdutamente di Anna e farà di tutto per farla cedere.

Anna, inizialmente spaventata dalle attenzioni di Vrònskij si rifugia a San Pietroburgo dal marito e dal figlio che tanto ama. Attenzione: è solo il figlio che ama!

Lèvin torna al suo podere, profondamente segnato dal rifiuto di Kitty.

Questo è solo l’inizio, ovviamente. Poi Anna cede a Vrònskij, il marito divorzia da lei che viene ghettizzata dalla società. Levin esce dal suo isolamento e ci riprova con Kitty, che finalmente cede e… Beh, non vi dico come va a finire

Beautiful al confronto è roba per dilettanti!

Anna Karenina tra giudizio e libertà

Ma i personaggi in Anna Karenina altro non sono che componenti di una famiglia che, a sua volta, è un tassello della società. Un po’ come le tipiche matrioske russe dove, dentro una bambola, ne trovi un’altra. e poi un’altra ancora, e ancora… Il singolo e il tutto si fondono e confondono tra mille sfumature fatte di peccato, accettazione, ipocrisia e amore.

Stiva continua a cercare, maldestramente, di nascondere i suoi tradimenti e la moglie Dolly continua ad accettarli soffrendo. Anna non ha mezze misure ed esce allo scoperto. ma così facendo rompe il patto sociale, il sacro vincolo del matrimonio.

Lèvin è l’incarnazione della resilenza e della ferma costanza. Racchiude i valori rurali e autenticamente sani del mondo rurale. Kitty si decide per accettare accettare l’amore di Lèvin ma finisce per scoprire un amore autentico, piccolo e intimista.

“Sapeva che per lui tutte le ragazze del mondo si dividevano in due categorie: nella prima c’erano tutte le ragazze di questo mondo tranne lei […]; nella seconda, c’era lei sola e non aveva nessuna debolezza, ed era superiore ad ogni cosa umana.”

Vronskij è troppo concentrato su se stesso per divenire un’ancora di salvezza per Anna. Troppo personaggio singolo per riuscire ad entrare nel complesso meccanismo di ingranaggi fatto da famiglia e, in senso ancor più ampio, società.

Così Anna, inevitabilmente affonda e crolla sotto il peso del peccato. Ma non lo fa da sconfitta. Non si suicida per punire se stessa ma per  liberarsi dal peso che la sta logorando e, al tempo stesso, punire coloro che l’hanno tanto fatta soffrire.

I vari personaggi sono tutti positivi e, al tempo stesso negativi. Sfaccettati e complessi al punto da andare molto oltre la semplice storia d’amore. Portano un carico emotivo che fa riflettere sulla contrapposizione tra amore giusto ed amore sbagliato. La coppia Lèvin Kitty, apparentemente più insignificante, porta in se tutta la forza salvifica del bene. E ovviamente si contrappone all’amore sbagliato tra Anna e Vronskij. Con lei che cerca la libertà in un amore assoluto e idealizzato e lui che invece ricerca solo una propria realizzazione personale.

Inevitabile essere investiti da questo carico emotivo che può avere un impatto decisamente più forte di un treno lanciato a tutta velocità.

 

 

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