Abbaiare stanca, trama e citazioni del libro di Pennac
Abbaiare stanca è un libro del 2006 scritto da Daniel Pennac. Il classico libro che i genitori fanno leggere ai ragazzi che insistono per avere un cane. O che si legge nell’attesa del suo arrivo. Non è un manuale ma riesce ad insegnare davvero molto; sui cani, ma anche sulle persone. Daniel Pennac parla di sé e del suo amore per i cani:
Non sono uno specialista di cani. Solo un amico. Un po’ cane anch’io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Morì. Io piansi. Molto”.
Abbaiare stanca, la trama
Pennac racconta la storia di un cane. Non ha un nome o, meglio, ha un ‘non nome’ che dice molto di lui: Il Cane bastardo. Cane vive una vita da randagio fino a che non viene trovato al canile da Mela. Nonostante sia solo un bastardo il Cane è il vero protagonista del libro che è scritto dal suo punto di vista. Spetta a lui il difficile compito di addestrare la sua padroncina, Mela. Mela pian piano diventa la migliore amica di Cane ed impara a comprenderlo ed a farsi comprendere. A condividere e, al tempo stesso, rispettare gli spazi di ognuno.
Non è sempre facile, bisogna imparare a trovarsi e ritrovarsi. A non mollare.
Cane infatti nel libro fugge, anche se poi torna dalla sua Mela. E proprio questo non abbandonare da chi è stato abbandonato permette di costruire un rapporto idilliaco. Così bello da arrivare addirittura a far ingelosire i genitori della bambina fino a spingerli ad abbandonare Cane in autostrada. Cane non si lascia abbattere e, facendo affidamento sulle sue doti olfattive, riesce a ritornare a Parigi. Dopo mille avventure con amici cani e gatti, riuscirà a dare una bella lezione ai genitori di Mela e a riconquistare, finalmente, il proprio posto per accucciarsi accanto alla sua amica Mela.
Abbaiare stanca, alcune citazioni
Abbaiare stanca: Sull’amore per i cani…
“Incontrerete forse persone che si burleranno del vostro amore per i cani, che affermeranno che amare i cani nasconde un’incapacità di amare gli uomini… Lasciateli dire. Sono tutte stupidaggini. E’ incredibile quante idee preconcette circolino sugli amatori di cani! Tanta gente afferma, per esempio, che l’amore per i cani quello per i gatti sono incompatibili. Tra cani e gatti, secondo loro, bisogna scegliere, non si possono amare tutt’e due. Dupont, Sarah, Gabriella, Ti’Marcel, alcuni dei gatti della mia vita, devono ridere di gusto sentendo simili discorsi. E quando un cane o un gatto ridono di te, lo si vede. […] Ah, un’ultima cosa: quando si sceglie di vivere con un cane, è per sempre. Non lo si abbandona. Mai. Mettetevelo bene in mente prima di adottarne uno.”
Abbaiare stanca: Sui cani e sugli uomini
“D’altronde, che cosa ho da dire io? Poche cose. E che riguardano soprattutto gli uomini. Questa, per esempio: se avete un cane, o quando ne avrete uno, non siate, vi prego, né ammaestratori né ammaestrati. Cioè: non siate uno di quei ‘padroni’ tutti fieri di aver trasformato il proprio cane in un tappetino, in una belva o in una bambola meccanica. ‘Guardate com’è intelligente il mio cane’ sembra sempre che vi dica quel tipo di gente; e mentre vantano l’intelligenza della loro bestia, sui loro visi di ammaestratori soddisfatti si dipinge una bestialità senza limiti.”
Abbaiare stanca: Dignità, innanzitutto
“Ma non siate nemmeno ammaestrati. Non siate di quelle persone completamente sottomesse alla volontà del cane, che non pensano che a lui, che non parlano che di lui e la cui vita si riassume in questo: possiedono un cane. Un minimo di ammaestramento è necessario. Ma bisogna intendersi sul significato della parola. Un buon ammaestramento è quello che impone il rispetto della dignità di entrambi. «E che cos’è la dignità per un cane?» mi domanderete voi: è di essere cane. Da questo punto di vista, il buon ammaestratore deve cominciare ad ammaestrare se stesso, cioè a rispettare la dignità del cane che gli vive accanto, se vuole comportarsi lui stesso dignitosamente, da uomo. In fondo il rispetto delle differenze è la legge stessa dell’amicizia”
Ecco. E’ più o meno tutto quello che avevo da dire. Ah! Un’ultima cosa: quando si sceglie di vivere con un cane, è per sempre. Non lo si abbandona. Mai.
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