Neve
“E si amarono l’un l’altro sospesi su un filo di neve”
Neve è un romanzo che ha in sé la grazia e la forza pacata dei sentimenti tipiche giapponesi. Con la delicatezza di un fiocco di neve che scende lentamente dal cielo, è in grado di modificare l’intero paesaggio offrendo un punto di vista più ovattato e dolce.
Yuko è un giovane ragazzo alla ricerca di un mentore che lo possa aiutare nell’arte dell’haiku. Per chi non lo sapesse (e prima di questo libro non lo sapevo nemmeno io) lo haiku è un componimento poetico nato in Giappone generalmente composto da tre versi per complessive diciassette more, secondo lo schema 5/7/5.
E’ più che poesia, è saper cogliere l’attimo preciso in cui un sentimento arriva al cuore. Intimista nel contenuto, preciso e rigoroso nella forma, pacato e forte al contempo. Al primo impatto mi dava l’idea di voler imbrigliare il sentimento ma poi mi sono reso conto di quanto il sentimento venga esaltato dalla lunga preparazione che ci sta dietro.
Neve, un viaggio di formazione e scoperta
Il viaggio inizia al compimento del diciassettesimo anno di Yuko, giorno in cui dichiara al padre, che lo vuole guerriero, di voler diventare un poeta. Un amico gli consiglia di seguire le lezioni di Soseki, che si trova nella nel versante opposto dello Stato. Inizia così il viaggio di Yuko attraverso il Giappone e il proprio animo.
Yuko è un giovane poeta che mette lo splendore e la purezza della neve nei suoi haiku. Il suo maestro Soseki è un anziano pittore divenuto cieco che vive attraverso i colori di amore lontano. Neve è una ragazza bellissima morta ed intrappolata tra i ghiacci come una triste e misteriosa Bella addormentata. Una favola delicata e potente, come un fiocco di neve che cade leggero nel cielo.